Accordi per la composizione delle crisi da sovra indebitamento, tutto quel che c’è da sapere
La profonda crisi economica che ha colpito il mondo occidentale nell’ultimo decennio pone dinanzi alla difficile situazione per cui, sentirsi sopraffatti dai debiti, rappresenta un sentimento comune a molti cittadini italiani.
Uno dei fenomeni più tristi e terribili della crisi e dei conseguenti indebitamenti sono stati i suicidi derivanti da tali condizioni economiche disperate. I numeri hanno toccato dei picchi vertiginosi e preoccupanti, scatenando nelle istituzioni una reazione dal punto di vista strutturale e legislativo.
Cosa prevede il nostro ordinamento per le crisi da sovra indebitamento
Con la legge 3/2012, cd. Legge sul sovra indebitamento, si è cercato di porre rimedio alla condizione di quanti si trovano in uno stato di crisi e sono semplici consumatori, professionisti o titolari di piccole imprese e pertanto non esposti alle normali procedure di liquidazione previste dal nostro ordinamento per le persone giuridiche di grandi dimensioni.
Destinatario della norma quindi potrebbe essere, ad esempio, un qualsiasi cittadino che, avendo dovuto fronteggiare un’emergenza, dal punto di vista lavorativo o meno, ha dilaniato le proprie finanze o, più semplicemente, un lavoratore oramai disoccupato o un piccolo imprenditore che ha provato a salvare i suoi dipendenti a discapito della propria condizione economica personale.
È così che ci si viene a trovare in una situazione di estrema difficoltà, con i creditori in attesa di essere pagati ma non avendo a disposizione una liquidità sufficiente per poter far fronte a tutte le richieste di pagamento. Nel frattempo, il tempo passa ma soprattutto gli interessi crescono, soprattutto se i nostri debiti sono nei confronti dello Stato o di un istituto di credito. Che fare allora?
La legge a cui si fa riferimento propone tre diversi tipi di procedure per rispondere a questa emergenza da sovra indebitamento e non essere, di conseguenza, vinti dai debiti.
La legge 3/2012 e le modifiche legislative del 2019
Il provvedimento in esame ha previsto dei veri e propri procedimenti di composizione della crisi da sovra indebitamento per dare la possibilità agli interessati del caso di dar vita ad una ristrutturazione del debito, per evitare di arrivare al triste epilogo del pignoramento dei beni.
Il tutto viene ad attuarsi grazie al supporto degli Organismi di Composizione della Crisi o presentando ricorso al Tribunale competente per richiedere la nomina di un professionista abilitato, che supporti il debitore nella risoluzione della crisi nei confronti dei diversi creditori.
Le modalità sono differenti:
- Piano del consumatore, meccanismo al quale può accedere solo la persona fisica che non ha debiti derivanti da attività imprenditoriale. È una procedura molto semplice innanzitutto nei presupposti: il Giudice va a constatare essenzialmente che i debiti sono stati contratti senza la consapevolezza che in un futuro il debitore non sarebbe stato in grado di onorarli. A seguito di ciò, l’autorità giudiziaria è tenuta ad omologare il piano anche senza il consenso dei creditori interessati;
- Accordo di ristrutturazione dei debiti, può essere sviluppato anche da enti ed imprese e prende il nome di accordo proprio perché è necessaria l’approvazione dei creditori, o comunque di almeno il 60% degli stessi. L’accettazione del piano presentato verrà poi omologata dal Tribunale competente, dinanzi al quale è iniziato il procedimento di ristrutturazione;
- Liquidazione dei beni, ipotesi estrema con la quale il debitore, constatata l’impossibilità di procedere al pagamento anche se rateizzato, mette a disposizione i propri beni per l’assolvimento delle obbligazioni contratte e mai adempiute. Sarà il Tribunale a provvedere alla nomina di un liquidatore che andrà ad occuparsi della relativa procedura.
Con l’entrata in vigore del Codice dell’Impresa nel 2019 la normativa è stata parzialmente rivista ma la stessa entrerà in vigore ad agosto 2020, pertanto, attualmente, è applicabile ancora la disciplina precedente.
Come fare se si è in una situazione di sovra indebitamento?
Le soluzioni proposte dal nostro ordinamento offrono una via di fuga importante da una condizione difficile che si traduce sicuramente in un’assunzione delle proprie responsabilità ma, di certo, con un procedimento alleggerito grazie all’assistenza dei professionisti accreditati e della stessa Autorità Giudiziaria.
Un altro aspetto importante è poi quello dei costi, estremamente contenuti e che possono, anch’essi, andare ad essere ricompresi nella massa di debiti da ristrutturare.
È sempre bene, però, farsi assistere da un legale che, esperto di diritto fallimentare e concorsuale, possa condurre verso la soluzione più appropriata che faccia proprio al caso tuo. Una condizione delicata come quella da sovra indebitamento potrebbe destare non poche preoccupazioni in chi si sente, inevitabilmente, sopraffatto dalla stessa ma con il supporto dei professionisti giusti è possibile tirarsene fuori in tempi razionali e giusti.
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